Antoni Gaudì
“L’opera di Antoni Gaudì rappresenta un contributo creativo eccezionale e straordinario per lo sviluppo dell’architettura e della tecnologia degli edifici della fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo” con queste parole l’U.N.E.S.C.O. elogia lo straordinario talento artistico dell’architetto spagnolo nato nel 1852 nei pressi di Reus cittadina poco distante da Barcellona, ed è proprio nella città catalana che Antoni Gaudì studia architettura e realizza la stragrande maggioranza delle sue opere, diventando il massimo esponente del Modernismo Catalano stile architettonico parallelo a quello dell’Art Nouveau. Tra le sue opere ben sette sono state nominate patrimonio dell’U.N.E.S.C.O.: Parco Güell, Palazzo Güell, Sagrada Familia, Casa Batlò, Casa Milà, Casa Vicens, Cripta della Colonia Güell. Vediamo nel dettaglio le principali.
Sagrada Familia: Opera ancora in costruzione, cominciata il 19 marzo 1882 da Francisco de Paula del Villar y Lozano che nel 1883, a causa di disaccordi, si dimette lasciando il posto ad un giovanissimo Antoni Gaudì, che a soli 31 anni si ritrova direttore dei lavori della Sagrada Familia. Sebbene Gaudì conservi l’impianto planimetrico originario apporta numerose modifiche al progetto inserendo le quattro torri che caratterizzano l’opera e ne accentuano la verticalità. Le facciate adornate con bellissime statue ripercorrono la vita di Gesù, La Nascita sul lato est e la Passione su quello Ovest. Gaudì dedica gli ultimi anni della sua vita a quest’opera, impegnandosi in prima persona nella raccolta dei fondi per la realizzazione. Una delle caratteristiche della chiesa e che viene realizzata esclusivamente grazie alle donazioni dei fedeli.
Realizzata tra il 1906 e il 1910, casa Milà suscita subito molte polemiche e ironie a causa della forma ondulata che ricorda le onde del mare viene infatti paragonata dai giornalisti dell’epoca ad un garage per dirigibili. Gaudì progetta fin nei minimi dettagli l’edificio realizzando i parapetti dei balconi, le maniglie delle porte sagomate per seguire perfettamente i movimenti della mano e finanche le piastrelle per il pavimento della strada antistante. L’architetto vorrebbe che l’edificio divenisse il basamento per un enorme statua della Vergine del Rosario con due angeli, ma a causa di forti contrasti con la moglie di Milà questo non avviene. Però Gaudì esprime comunque la sua devozione incidendo sul profilo ondulato dell’edificio alcune parole dell’Ave Maria.
Casa Battló a Barcellona è uno degli edifici più interessanti e ammirati di Gaudì. La facciata esterna è stata realizzata seguendo un modello in gesso costruito dallo stesso Gaudì. I parapetti in ghisa dei balconi hanno la forma di piccole maschere Il Tetto dissimetrico ricorda il dorso di un drago. Sulla torretta a sinistra Gaudì ha voluto omaggiare la Sacra Famiglia con gli acronimi in ceramica smaltata di Gesù, Giuseppe e Maria. Caratteristico è il patio con le sue piastrelle, che da un blu intenso diventano sempre più chiare fino al bianco man mano che si scende verso il basso.
Parco Güell: nasce alla periferia di Barcellona, da un’idea dell’ imprenditore Eusebi Güell di realizzare una città-giardino sul modello di quelle inglesi. La sua idea è di creare un lussuoso quartiere privato inserito in un sontuoso parco, ma questo progetto non attira molto la borghesia barcellonese e l’area resta esclusivamente un parco. Questa ripiego permette a Gaudì di esprimere tutto il suo talento paesaggistico e le sue conoscenze botaniche. Il parco si sviluppa intorno a due percorsi uno pedonale e l’altro veicolare, il primo parte da uno scalone rivestito in ceramica composto da due rampe simmetriche, lungo la salita è possibile ammirare la famosa fontana con l’iguana multicolore. Lo scalone porta al tempio greco e che è sovrastato dalla piazza del teatro greco.