Il Catasto
L’Agenzia delle Entrate sezione Territorio, o il cosiddetto Catasto, è l’inventario dei beni immobili presenti sul territorio nazionale. È costituito da un catasto terreni (N.C.T.), che cataloga gli appezzamenti di terreno, strade e corsi d’acqua; e da un catasto fabbricati (N.C.E.U.), che raggruppa tutti gli edifici. Le sue origini sono molto antiche, ci sono forme di inventariato del territorio già in periodo greco e presso gli antichi egizi. Anche per i romani, era consuetudine rilevare e catalogare i territori conquistati, per poterli poi agevolmente distribuire ai veterani al termine del loro servizio militare. Nell’Italia pre-unitaria esistevano ben nove catasti, ciascuno progettato con modi diversi di rilievo, misura e stima. Alcuni di questi, hanno funto da base per la creazione del catasto attuale; in particolare, dal catasto milanese, il cosiddetto catasto di Maria Teresa, si è appresa la suddivisione del territorio comunale in fogli di mappa rappresentati in scala 1:2000, mentre dal catasto piemontese, si è ereditato il sistema di rilevamento basato sulla triangolazione, e la metodologia della suddivisione delle aree in particelle. Infatti la particella è l’unità base sulla quale si struttura il catasto; rappresenta per il N.C.T. una porzione continua di terreno situata in un medesimo comune; mentre per il N.C.E.U. rappresenta un edificio, che viene a sua volta suddiviso in unità immobiliari, i cosiddetti subalterni o sub. Dall’unità d’Italia del 1861, sono state emanate diverse normative e leggi in tema catastale. Fino alla pubblicazione, nel 1931, del testo unico delle leggi del nuovo catasto che ha subito, nel corso degli anni, varie modifiche e integrazioni, giungendo al 1999, quando la riforma della amministrazione italiana, ha portato alla nascita dell’agenzia del territorio, che fonde il vecchio catasto, con la conservatoria dei registri immobiliari. Tale agenzia verrà poi inglobata all'interno dell'Agenzia delle Entrate nel 2012.
Il Catasto, come abbiamo già spiegato, censisce tutti gli immobili presenti sul territorio nazionale, per tanto c’è l’obbligo per i proprietario di accatastamento. Fanno però eccezione i seguenti immobili
- manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati
- serre adibite alla coltivazione e alla protezione delle piante sul suolo naturale
- vasche per l'acquacoltura o di accumulo per l'irrigazione dei terreni
- manufatti isolati privi di copertura
- tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri e di volumetria inferiore a 150 metri cubi
- manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo.
Il principale servizio offerto da questo ufficio è la visura catastale, con la quale si consulta la banca dati catastale.
Innanzitutto è importate specificare che le visure possono essere di diverse tipologie a seconda delle chiavi di ricerca e del periodo di riferimento.
Le chiavi di ricerca possono essere:
Per soggetto: Indicando nome cognome, luogo e data di nascita del proprietario o il codice fiscale.
Per partita: Indicando il numero identificativo della ditta intestataria (Poco frequente)
Il periodo di riferimento della visura può essere:
Attuale: Riferisce la situazione corrente dell’unità immobiliare,o appezzamento di terreno, a cui siamo interessati.
Storica: Riferisce, in ordine cronologico, tutte le variazioni subite dall’immobile o terreno, dal suo inserimento nella banca data ad oggi. Questa tipologia di visura, può essere richiesta solo quando la chiave di ricerca è per immobile.