Monet

Claude Monet, è stato un pittore francese del XIX secolo, fu il fondatore dell’Impressionismo francese, movimento che prese il nome da uno dei suoi quadri: Impressione, Sole Nascente. Per capire gli impressionisti ci rifacciamo alla definizione data loro dal critico, Jules Castagnary, che  afferma: “sono impressionisti nella misura in cui non rappresentano tanto il paesaggio quanto la sensazione in loro evocata dal paesaggio stesso”.

Gli impressionisti e Monet in particolare, ammiravano molto l’arte e la cultura giapponese e ne subirono una forte influenza. Infatti Monet riempì la sua casa di Givenry, in Francia, con oltre 200 stampe giapponesi e ispirandosi ad alcune di queste, progettò il suo giardino realizzandovi anche un ponticello in legno ad arco, raffigurato ne Lo Stagno delle Ninfee.

Nell’ambiente tranquillo e colorato del dipinto, Monet riesce a catturare la luce del sole per far risaltare il soggetto e renderlo più reale, al punto che si riesce a sentire quasi il profumo delle ninfee e udire i rumori delle creature dello stagno. Per ottenere i riflessi perfetti dell’acqua, egli insisteva che sia il giardino, sia lo stagno fossero pulitissimi, al punto da chiedere agli addetti alle pulizie di “spolverare” la superficie dell’acqua. Poco dopo il 1905, Monet iniziò a soffrire di cataratte e ciò portò alla deformazione delle sue pennellate, i paesaggi divennero più indistinti, ma soprattutto pregiudicò la sua percezione del colore; infatti con le cataratte, la luce è diffusa e il colore appare più sbiadito. Nel 1923 Monet si convinse e si sottopose a un’operazione all’occhio destro, ma si rifiutò di farsi operare il sinistro, così che il suo equilibrio cromatico rimase per sempre distorto. Per un artista la cui genialità si basava sull’uso del colore, fu una vera e propria tragedia. La sua casa di Givenry, col famoso giardino, furono donati all’Accademia delle Belle Arti di Francia e sono ora aperti al pubblico.