Simbologia dei colori nelle culture mondiali
“Il colore parla e dunque noi dobbiamo sforzarci di comprendere ciò che esso dice” G. Piana “Colori e suoni”
I colori sono tra gli elementi attraverso i quali i sensi apprendono la realtà, essi possono svolgere, non solo un ruolo estetico, ma anche morale e sensibile. Il colore ha una valenza simbolica molto forte, legata al giorno e alla notte, all’azione della luce e all’inerzia del buio, ed accompagna da sempre l’uomo.
Già in epoca preistorica i colori erano ritenuti importanti e dotati di un potere magico, lo possiamo dedurre dalle pitture parietali delle caverne, nelle quali predominano il rosso e il nero le due principali tinte simboliche connesse alla vita e alla morte.
Presso gli antichi egizi poi, il termine colore era ambivalente, significava sia colore, tinta che essenza, essere. Essi consideravano ad esempio il verde sia un colore legato alla vita (piante) sia alla morte (putrefazione) infatti il dio Osiris dio della vegetazione e dei morti è rappresentato di colore verde; mentre il colore rosso viene considerato maledetto.
Invece nella tradizione cristiana ad esempio il rosso è il colore della passione, dell’amore, mentre il verde della speranza.
Nel simbolismo cinese poi, i colori hanno un significato e uno scopo ben preciso, in quanto simbolo di rango e autorità. Il giallo, per esempio per il suo carattere solare è considerato come sacro e riservato alla casa reale.
La dea madre dell’India è rappresentata di colore rosso per assimilazione con il principio creatore, poiché il rosso è il colore dell’attività e del sangue.
In Africa il colore costituisce un simbolo religioso molto potente, essi distinguono tre colori fondamentali: Bianco, rosso e nero. Il bianco è il colore dei morti nel suo significato rituale serve ad allontanare la morte e a curare, il nero è l’opposto del bianco della luce del cielo ed è quindi simbolo della terra. Il rosso è il colore del sangue e del fuoco mentre.